Obama versus Fox

di Alia K. Nardini

In America, aumenta la preoccupazione tra gli intellettuali e i media di orientamento liberal. L'attacco alla Fox News da parte dell'Amministrazione Obama, che ha accusato la pur partigiana emittente televisiva di Ruper Murdoch di “non essere altro che la longa manus del Partito Repubblicano”, rischia di rivelarsi un clamoroso errore politico. C'è chi mormora che con un simile approccio i Democratici rischino di inimicarsi l'elettorato di centro, con un conseguente calo di popolarità (e quindi di voti) nelle elezioni di midterm del 2010.

Il rapporto tra la Fox e i Democratici di Obama è sempre stato burrascoso. Già lo scorso 17 giugno il Presidente aveva chiamato in causa l'emittente accusandola di parzialità, suscitando lo sdegno dei conservatori che denunciarono pressioni ed inneggiarono alla difesa della libertà di stampa. I contrasti hanno tuttavia raggiunto il culmine quando il commentatore politico Glenn Beck, nel corso del suo programma del 15 ottobre, ha trasmesso un video in cui la responsabile della comunicazione per la Casa Bianca Anita Dunn dichiara che Mao Tse Tung (insieme a Madre Teresa) è il personaggio che più ha ispirato la sua filosofia politica.

Negli Stati Uniti, una simile affermazione non poteva che suscitare polemiche. Il comunismo è infatti reputato da moltissimi americani, di destra così come di sinistra, un'ideologia pericolosa che ha lottato per la distruzione degli ideali statunitensi, e indirettamente minaccia ancora gli USA. La questione si è fatta ancor più delicata nel momento in cui Dunn, con un imperdonabile errore politico, ha confuso il suo ruolo ufficiale con il giudizio personale replicando attraverso la CNN che secondo l'Amministrazione Obama la Fox non costituisce un reale servizio di informazione e rappresenta soltanto uno strumento in mano ai Repubblicani.

Ora, nessuno in America – tantomeno la Fox – intende negare la parzialità dei suoi programmi (così come i sondaggi d'altronde attribuiscono alla rete MSNBC un orientamento liberal al 90%); tuttavia non ha certo impedito l'elezione di un Presidente Democratico alla Casa Bianca. Obama, che si riprometteva di essere il Presidente dell'unità nazionale e della concordia al di sopra delle parti, deve rapidamente porre rimedio alla guerra che i suoi collaboratori stanno combattendo con la Fox, e che potrebbe portare conseguenze molto dannose per tutto il Partito.

L'Amministrazione Obama, dimostrandosi eccessivamente preoccupata del giudizio mediatico e innalzando dichiaratamente l'emittente di Murdoch allo status di “nemico politico”, piuttosto che relegarla ad una tra le tante più o meno parziali fonti di informazione, ha dato un segnale di debolezza preoccupante. Sono i fatti a fare la differenza; e sono i risultati politici, non le opinioni dei media, quelli in base ai quali l'elettorato giudicherà questa Presidenza Democratica.